“Ho passato momenti molto bui nella mia vita, prima urlando, perché mi sentivo più piccolo degli altri, poi calpestando chi percepivo più piccolo di me, solo per tornare sulla mia vecchia strada quando qualcuno troppo grande minacciava la mia identità bella e perfetta. Non più. Mai più. Concedetemi questa chance e cresciamo insieme, fermiamo il crimine, il vigilantismo clandestino, la mafia, e le nostre stesse paure. Uniti possiamo migliorare e andare oltre i limiti che pensavamo di avere. Plus Ultra.”
Plus Ultra è il nome d’arte di Renato Vinelli, giovane imprenditore che negli ultimi anni ha ottenuto la carica di ministro degli affari superumani, il primo H.E.R.O. ad ottenere questo titolo.
Renato ha cominciato a farsi notare già quando aveva solo diciotto anni, dopo aver rivelato la sua natura di H.E.R.O., quando uscì dal liceo con il massimo dei voti e si guadagnò una borsa di studio grazie alla quale si trasferì a Roma e in tempi da record si laureò in scienze politiche, tenendo un breve discorso per l’occasione, questa fu la prima volta che Renato parlò pubblicamente guadagnando un piccolo seguito:
“…Sapete, fino ad un anno fa non avevo un futuro. Da bambino venni abbandonato dai miei genitori, e nell’adolescenza ero solo un ragazzino troppo sciocco per perseguire uno scopo degno, mi sentivo come se nessuno al mondo credesse in me. Ma ora, per fortuna, sono migliorato e ho lavorato duramente. Sono determinato a dare il meglio di me, dopotutto è quello che dovremmo fare tutti noi, no? Lavorare senza sosta per trovare il meglio di noi.”
-Parte del discorso sopracitato.
Subito dopo la sua laurea, Renato iniziò ad investire in una sua azienda, accumulano successi su successi in tempo di record. Non passò molto prima che il giovanissimo imprenditore si trovò ospite in televisione, e poi ancora ospite di eventi e conventions mentre tra discorsi pubblici e beneficenza, rendendolo famoso in tutta la penisola in tempo di record.
La sua carriera anti-crimine ebbe inizio quando uno dei suoi discorsi venne interrotto da dei violenti manifestanti anti-H.E.R.O.es, che lo insultarono sfociando rapidamente nella violenza. Vinelli reagì in maniera inaspettata, prendendo al volo il sasso come se fosse una cosa da nulla e, quando due dei teppisti salirono sul palco per aggredirlo egli si difese egregiamente di fronte alle telecamere. Su Youcube si trova ancora il video della powerbomb che usò su uno dei suoi aggressori.
Da qui seguono gli interventi di Plus Ultra, il nome d’arte che Renato si è dato per rispettare lo standard del supereroe, difendendo i suoi eventi e il pubblico che vi si reca da interruzioni violente.
“…Nessun problema, davvero. Dopo lo sgradevole incidente dello scorso mese mi sono rivolto alle forze dell’ordine, e dopo un lungo dialogo abbiamo trovato un accordo. Non sarò uno di quei supereroi in tutina aderente e sono ben lontano dall’essere Praefectus, ma adesso sono un H.E.R.O. ufficialmente riconosciuto dallo stato italiano con il nomignolo di Plus Ultra, e ho pieno diritto di difendere me e chi mi circonda dai criminali con ogni mezzo, nei limiti dell’umanità e del buon senso.”
-Renato Vinelli in un’intervista a Pomeriggio Z.
Dopo una lunga carriera nel mondo della televisione, e dell’economia Vinelli iniziò tuttavia ad interessarsi sempre di più del mondo degli H.E.R.O.es e della legge.
“Alcuni possono pensare che uccidere i malvagi sia una cosa buona, ma non è così che funziona, non finché esiste un’altra soluzione. La legge esiste per proteggere tutti noi, e i soggetti che senza alcun controllo la ignorano, che si fanno giudice e carnefice, sono pericolosi per chiunque. Per questo, in vista del disastro causato dal cosiddetto vigilante Raffaele e dei suoi complici, vi prometto che mi darò molto più da fare come Plus Ultra, e che inizierò a collaborare attivamente con le forze dell’ordine per mettere freno alla scia di cadaveri che questo mostro si sta lasciando dietro.”
-Renato Vinelli riguardo agli eventi del 6 ottobre del 2017.
Plus Ultra rispettò le sue promesse e da allora iniziò ad investigare per stanare il pericoloso Raffaele e fermarlo una volta per tutte, accelerando incredibilmente le ricerche e infine scoprendo il rifugio dell’H.E.R.O., scatenando un breve ma violento combattimento che si concluse con la fuga di Raffaele, sebbene la polizia e Renato stesso considerarono l’operazione un successo. In seguito allo scontro le forze dell’ordine recuperarono dei campioni del sangue di Raffaele, parte di una sua iniziativa per scoprire se il vigilante avesse dei punti deboli.
“Non ho mai visto un collaboratore così dedito alle indagini su dei sospetti. Non solo Raffaele, ma ogni Vigilante clandestino e giustiziere sanguinoso che ci capitasse fra le mani. Raccolta di notizie, avvistamenti, studio del sangue e del comportamento, Plus Ultra ha partecipato attivamente in ogni aspetto delle indagini per aiutare la polizia a fermare ogni pazzo che si dichiari giudice, giuria ed esecutore. Se non fosse già un H.E.R.O. riconosciuto gli avrei proposto un posto qui come investigatore.”
-Alberto Casoni, capo della scientifica e testa delle indagini su Raffaele.
Nel corso dei due anni della vita pubblica di Renato Vinelli molti si sono espressi sulla loro opinione del cavaliere bianco di Roma, tutte con parole di supporto e ammirazione, a parte i bigotti che lo insultano solo per i suoi poteri.
Una recente raccolta di firme invitava Renato a proporsi come sindaco di Roma, e quando lo ha saputo ha riso dolcemente e ha detto ai suoi ammiratori:
“Ho considerato l’entrare in politica per cercare di fare la mia parte per questo splendido paese, ma non credo che sia questo il mio momento, in questo momento ho altre faccende che reputo più importanti di ogni altra cosa. Anche se mentirei se dicessi che non ne sono interessato.”
-Renato Vinelli riguardo alla politica.
Renato Vinelli si tufferà effettivamente nella politica poco dopo, raggiungendo la posizione di Ministro degli affari superumani e introducendo il Vinelli Code, un codice di norme che regola l’attività di H.E.R.O. e vigilanti nello stato italiano, sostituendo il fallimentare codice precedente, che Vinelli stesso ha criticato aspramente:
“Gli H.E.R.O. sono solo persone. Io sono un H.E.R.O., come lo è ogni membro della League for Europe, come lo può essere un umile panettiere o un rapinatore. Siamo tutte persone dotate di libero arbitrio, non di mostri pronti a mangiarci, sotto questo aspetto non sono diversi da un uomo armato di pistola. Ed è questo il punto, siamo persone che rischiano, anche al di fuori del proprio controllo, di causare enormi danni a proprietà e persone, e questo va giustamente controllato nel rispetto della privacy e nei limiti della costituzione, così come della nostra umanità. Il Vinelli Code si ripromette di fare questo. Garantire ad ogni cittadino, H.E.R.O. e non, una vita pacifica e libera, portando pochi controlli non-invasivi a chi, come me, ha manifestato capacità anomale.”
Ad oggi Plus Ultra guida i Valorosi del Centro Italia, una ramificazione del team ufficiale dello Stato Italiano con sede a Roma.