L’H.E.R.O. nullatenente di Brescia, Il Barbù (barbone in dialetto) è più facilmente definibile come un vandalo superumano che come un effettivo supereroe, essendosi reso artefice sia di interventi in difesa verso altri poveri bresciani, sia di vere e proprie aggressioni verso figure locali dello spettacolo e della politica.
Barbù comparve per la prima volta in un video su herotube, dove veniva ripreso un uomo vestito di stracci aggredire e colpire selvaggiamente uno scippatore, prima di scappare saltando oltre una macchina e scavalcando un muretto con movenze scimmiesche. Sebbene lo stato abbia più volte tentato di negare l’esistenza di un vero e proprio H.E.R.O. dei vicoli, svariati video dell’uomo sono pian piano comparsi su internet, rendendo il singolare H.E.R.O. una piccola star virale sul web.
Ma prima di divenire un vigilante il Barbù era un semplice negoziante dal nome di Francesco Franzoni, Francesco era un cittadino nella media, proprietario di un anonimo negozio nel centro di Brescia, ma quando un non ben specificato errore burocratico avvenuto durante il blackout gli portò via la sua attività, la stabilità economica e mentale dell’uomo iniziò a vacillare finché non scomparve a pochi mesi di distanza dalla perdita del negozio, per ricomparire nei celeberrimi video.
L’H.E.R.O. è noto anche per il suo modus operandi, Barbù infatti sembra estremamente determinato a difendere gli altri senzatetto e poveri della città e delle province, apparendo nei momenti più improbabili per impedire ai chiunque di abusare ulteriormente dei suoi compagni di sventura, tuttavia questo comportamento non si rispecchia verso il resto della popolazione, al contrario, Barbù si è più volte dimostrato ostile verso volti noti dello spettacolo, della politica o dell’economia locale, arrivando ad episodi di vandalismo, furto con scasso e persino vero e proprio assalto fisico.