Un tempo noto come l’Antieroe di Roma, Raffaele è stato uno dei membri più dubbi dell’al tempo neonato gruppo degli Eroi Amatoriali.
Avvistato per la prima volta mentre lasciava in volo le catacombe di Priscilla coperto solo con un gonnellino di seta alla vita, le origini di questo vigilante sono completamente sconosciute, e nonostante l’enorme mole e il fatto che agisca senza alcuna maschera nessuno finora è riuscito ad verificarne l’identità.
“Non c’è niente su di lui, nessun registro contiene dati che lo riguardino, persino i programmi di riconoscimento facciale non hanno trovato niente di affidabile, e i programmi per il riconoscimento della voce hanno riscontri impossibili, alcuni pensano che ci sia il compagno Carbanak dietro a questa mancanza di informazioni. Chiunque sia questo Raffaele, ha nascosto la sua identità magnificamente, è come se lui non fosse esistito fino a quella notte, nel 12 febbraio.”
-Dichiarazioni da un informatore anonimo nella polizia che dichiarò di far parte delle indagini sugli eventi del 12 febbraio 2014.
La sua seconda apparizione coincide con la sua prima comparsa al seguito degli Eroi Amatoriali, quando il gruppo venne fotografato e ripreso lasciare le sopracitate catacombe. Raffaele in particolare era coperto di sangue, con fori di proiettile lungo gli abiti sudici e un singolo proiettile appiattito contro la fronte, mentre portava in braccio una ragazza emaciata e coperta di seta.
In seguito alla scoperta dell’omicidio multiplo avvenuto nelle catacombe, Raffaele verrà ritenuto il principale responsabile dall’opinione pubblica a causa del suo stato nelle immagini che si diffusero per l’internet, sebbene le forze dell’ordine indicarono l’intero gruppo come responsabile.
“…E questi se ne sono usciti co’ ‘sta donnina in braccio e tutti coperti di sangue, qualcuno ha chiamato la polizia e quando so’ arrivati han detto a tutti di andar via, io sono rimasto per un po’ però e ricordo che continuavano a portar via sacchi pe’ i morti.”
-Testimonianza di uno dei presenti all’uscita degli eroi amatoriali dalle catacombe di Priscilla, nel 12 febbraio 2014.
In seguito, presumibilmente con l’aiuto di Carbanak, Raffaele ha preso possesso del canale Herotube “MaxTV”, precedentemente appartenuto al defunto Massimo Fieretti, rendendolo la sua personale piattaforma per comunicare con i cittadini di Roma. Questa regolare comunicazione ha anche reso evidente la precaria salute mentale di Raffaele, danneggiando ulteriormente la sua immagine pubblica. Dai video caricati Raffaele mostra un’attitudine seria e autoritaria, occasionalmente esplodendo in scatti d’ira rivolti verso la criminalità di Roma. In diversi video l’H.E.R.O. definisce il canale suo e alterna il vero nome con il nome del precedente proprietario del canale Massimo, lasciando interdetti anche i sostenitori degli eroi amatoriali.
“Sinceramente è un insulto e una vergogna che nessuno riesca a fare qualcosa per liberare una volta per tutte il canale del mio povero amico Max da questi degenerati. Non solo dobbiamo tutti sopportare la perdita di uno di noi, dobbiamo costantemente essere testimoni dello scempio che questi individui pericolosi operano impunemente. Lo ripeto qui come lo ho ripetuto sui social, se pensate che questi siano supereroi siete dei coglioni: Carbanak è solo un altro criminale senza scrupoli, e Raffaele è un folle psicotico che sta insultando la memoria di un mio caro amico, è veramente triste vedere i giornali definire questa gente degli “Eroi”, quando sono poco più di terroristi!”
-L’herotuber “Nimbus92” nel video “Vlog – Mi levo un peso, MaxTV e la follia di oggi”.
Sebbene L’H.E.R.O. in sé non si sia mai espresso al riguardo, una popolare teoria afferma che Raffaele non sarebbe il vero nome del vigilante, e che invece sarebbe un riferimento a qualcosa. Secondo ulteriori teorie il nome si riferirebbe all’omonimo arcangelo della medicina e della salute, supponendo che sia collegato all’incredibile fisico e salute del superumano.
Dal giorno della sua prima apparizione, Raffaele ha ricevuto condanne e minacce in diverse occasioni, in particolare:
- L’organizzazione “Mamme unite per i giovani” intimò all’H.E.R.O. di costituirsi per i suoi crimini, accusandolo di essere un pericolo e un cattivo esempio per i bambini, e prontamente presentò una petizione di 42 firme alla polizia per spronare il suo arresto;
- Lo psicologo Ignazio Scovola, ospite del programma televisivo “La mente criminale”, programma che analizza delitti e scandali, diagnosticò al vigilante un caso di disturbo post traumatico da stress da un evento ignoto della sua infanzia, e ipotizzò una tendenza ad imitare persone più popolari e amate di lui come risposta a tutto l’odio ricevuto dal pubblico sulla base dei suoi curiosi atteggiamenti riguardo al canale Herotube “MaxTV”;
- Lo youtuber “Nimbus92” condannò Raffaele accusandolo di essere “un folle psicotico che sta insultando la memoria di un caro amico” in riferimento alle sue attività sul canale Herotube “MaxTV”;
- Il Club degli Scienziati Amatoriali di Brescia si espresse riguardo alla natura dei poteri dell’H.E.R.O., affermando con certezza che le emissioni di luce dal corpo del superumano provassero che i suoi poteri erano collegati alla generazione di campi di forza, giustificando così la pelle a prova di proiettile e i violentissimi colpi dell’uomo;
- Il politico Giuseppe Armenti, rappresentante di un partito che sostiene il controllo degli H.E.R.O.es, ha definito Raffaele come “un terrorista ed un ottimo esempio del perché tutti i mutanti dovrebbero essere controllati e tenuti in sicurezza, per il bene sia loro che dei comuni cittadini”;
Questi dubbi sulla stabilità e morale dell’H.E.R.O. raggiunsero un picco durante L’incidente Austriaco, quando Raffaele, fuori di sé, tentò di forzare il confine per lasciare l’Italia, portando gli Eroi Amatoriali stessi a tentare di fermarlo collaborando con la polizia fino all’arrivo di Praefectus. Questo e gli avvenimenti dell’H.E.R.O.es are Humans, evento di sensibilizzazione organizzato dal filantropo Renato Vinelli aka Plus Ultra, portarono all’inizio di una serie di operazioni interamente dedicate a fermare l’H.E.R.O., considerato “Da tempo troppo pericoloso per tollerarne le beffe alla legge, e perché si possa pensare che semplici agenti di polizia lo possano prendere in arresto”. Queste Operazioni porteranno agli eventi definiti informalmente la Civil War, in una serie di conflitti tra gli Eroi Amatoriali e lo stato italiano, tramite il celebre team governativo dei Valorosi, Degli H.E.R.O.es Boneface e Razor, e dello stesso Plus Ultra, già prima coinvolto nelle indagini. Questo periodo di conflitti cesserà in seguito a sommosse spinte da estremisti nei sostenitori di ambo le parti, spinte dall’organizzazione di stampo mafioso della Gilda dei Lupi in un tentativo di godere dell’instabilità, portando alla sospensione di qualsiasi indagine per dedicarsi alla ripresa dello stato e dell’ordine.
Da questo periodo si è notato un drastico, sebbene lento e graduale, miglioramento nella salute mentale di Raffaele, che ha iniziato a limitare vittime e danni collaterali nei suoi interventi, oltre a proteggere più attivamente civili coinvolti. L’H.E.R.O. stesso ha iniziato a rispondere più spesso a giornalisti e testimoni, in un tentativo di trasmettere meglio la sua condizione senza negare responsabilità dei suoi crimini.
La popolarità (E apparente arco di redenzione) del vigilante raggiunge il suo picco quando gli Eroi Amatoriali, in seguito al disastro noto come il Giorno delle Colonne Cremisi, collaborarono con le forze dell’ordine, dirette da Renato Vinelli ora ministro degli affari superumani, per mettere fine ai piani del responsabile. Da allora gli Eroi Amatoriali e quindi anche Raffaele ricevettero l’Amnistia per i crimini passati e un’accordo eccezionale per operare entro dei precisi parametri, cosa che il team di Raffaele, Carbanak, Ariccia, Priscilla e Keymaster sembrano dediti a rispettare.
“Non pretendo che i miei crimini siano dimenticati, anzi, non voglio che siano dimenticati. Dopo aver ottenuto i miei poteri e… e uno sfortunato incidente, io ero solo pazzo, terribilmente pazzo, e avevo disperatamente bisogno di aiuto. Delle persone che avevo vicino mi hanno abbandonato e deluso, ma Carbanak, Ariccia, Priscilla e altre persone a me care mi sono rimaste vicino. Dopo troppo tempo sono finalmente riuscito a cambiare le cose. Quindi… sì. Ero pazzo, lo sono ancora un po’ e ho fatto tante cose cattive, ma tutto ciò che voglio è proteggere le persone da quello che ho vissuto io, e dimostrare a tutti che questa volta sono sincero e determinato.”
-Raffaele, intervistato dopo l’applicazione dell’amnistia.
“Nessuno ha intenzione di negare i meriti degli Eroi Amatoriali, e credo che l’amnistia se la siano meritata, ma quelli che ora esultano ai nostri giustizieri senza macchia non posso non biasimarli. Ci hanno salvati? Molto probabilmente sì, pur avendo piena fiducia nei nostri veri eroi ufficiali, ma troppa gente ha subito dimenticato i danni che fecero Raffaele e Carbanak negli anni. Criminali o meno? Ci sono state tante persone che una notte non sono tornate a casa, né hanno ricevuto alcun processo.”
-Franco Traconti, ospite al programma Pomeriggio Z, riguardo gli Eroi Amatoriali.
Come già detto precedentemente, Raffaele è anche uno dei membri del gruppo di vigilanti semi-ufficializzati degli Eroi Amatoriali.
Sono ancora vivo.